Pittule di San Martino
Dopodomani è San Martino e nel Salento è una festa particolarmente sentita, non tanto a livello religioso, ma piuttosto tradizionale; una festa legata all’assaggio del vino novello, alle riunioni tra amici in masseria per arrostire castagne e carne, ma sopratuttto per mangiare, finalmente, le attesissime pittule: palline (o pseudo tali) di pasta lievitata, fritte, diffuse in tutta la Puglia anche col nome di pettole.
Quelle che vi propongo oggi sono in versione base, ovvero bianca, ma tradizione vuole si farciscano anche con cavolo lesso, rape, baccalà o alla pizzaiola, ovvero un mix di pomodori, olive, capperi e cipolla. La fantasia non ha limiti, ed ultimamente, oltre alle farciture più originali, si è diffusa anche la pittula dolce, condita con miele, zucchero o crema alla nocciola…super golosa!
La preparazione delle pittule è davvero semplicissima e si può anche realizzare l’impasto la mattina, per poi friggerlo di sera, l’importante è che riposi in un luogo caldo ed umido, in modo da non seccare.
Ingredienti per 4/6 persone
- 500gr di farina 00
- 550ml di acqua tiepida
- 1 cubetto di lievito di birra fresco
- Sale q.b.
- 2lt di olio per friggere
Procedimento
- Prima di tutto, spezzettate il cubetto di lievito in una ciotolina e scioglietelo con un paio di cucchiai di acqua tiepida
- Ora, con un cucchiaio di legno, mescolate la farina, la restante acqua ed il lievito sciolto, salando l'impasto
- L'impasto dovrà risultare piuttosto liquido, della consistenza di un blob, non di una massa per pizza
- Ora coprite l'impasto con un canovaccio umido e lasciate lievitare almeno due ore in un luogo caldo ed umido (io utilizzo il forno. Spento, naturalmente)
- Una volta trascorse le due ore, riscaldate l'olio per frittura e con l'aiuto di due cucchiaini, prendete un po' di impasto per volta e fatelo scivolare nell'olio bollente, sino a riempire la pentola di palline (ma attenzione a non metterne troppe, altrimenti rischiate si attacchino tra loro)
- Il consiglio è di "sporcare" di olio i due cucchiaini, di tanto in tanto, in modo da non far attaccare l'impasto
- Aiutandovi con una schiumarola, girate e rigirate le pittule, che saranno pronte non solo quando saranno ben dorate, ma quando sbattendo le une sulle altre, faranno un suono tipo "crunch"; questo confermerà che sono ben cotte anche all'interno
- Scolatele e fatele asciugare qualche minuto su carta assorbente. Se doveste rendervi conto che all'interno sono ancora crude, rimettetele a cuocere nell'olio per qualche minuto
- Servitele ben calde senza coprirle